Rotelli C. Tarsitano A.
Le ripartizioni funzionali dellíArea di Sviluppo Sibari-Media Valle del Crati

In “Imprese, innovazione e sviluppo endogeno. Indagine in un’area del Mezzogiorno. Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (Cz), pp. 117-189.

Oggetto di questo studio è un tentativo di classificazione dei comuni dell’area di Sviluppo Sibari-Crati secondo alcuni caratteri socio-economici, rilevati nei comuni stessi, con l’obiettivo di individuare e definire le diverse tipologie esistenti nell’area a mezzo dell’impiego di strumenti statistici multivariati che consentono cioè la simultanea trattazione di più variabili.
Il rapporto, come è ovvio, è una stringata descrizione di un ampio lavoro di analisi condotto su dati censuari, ENEL, SIP, banche ed altri enti.  In base a questi studi si è ispirata una ripartizione funzionale dell’area ASI-SC in seguito alla quale si sono potute circoscrivere zone economiche o subregioni suscettibili  di interventi di politica economica mirati e diversi nonché di forme di controllo amministrativo.  Ad esempio, le aree carenti di certi servizi essenziali, i poli di sviluppo industriale e simili. Nel presente lavoro  si è dato maggiore rilievo all'aspetto descrittivo nel tentativo.  Il metodo  si è articola in diversi momenti: innanzitutto si sono individuati alcuni aspetti multidimensionali per i quali procedere a delle analisi separate. In particolare, la struttura demografica e l'offerta di lavoro; la urbanizzazione, la struttura produttiva, la scolarità; il patrimonio abitativo, il reddito disponibile, i flussi di spostamento, l'industrializzazione, l'occupazione, e la collocazione geografica. Per ognuna di queste si è proceduto alla definizione di variabili di sintesi poi confluite nella analisi delle componenti principali. La zoning definitiva è stata poi realizzata con una algoritmo di classificazione dinamica redatto dall'autore. I risultati si configurano come indizi capaci di far comprendere come le diverse realtà partecipano all’attuale difficile situazione che investe la ASI-SC e per dare ragione a nuove e più aggressive strategie miranti ad un impegno più chiaro e coordinato dei soggetti pubblici e finalmente delle imprese private. Infatti, l'insegnamento maggiore che è possibile trarre riguarda forse la necessità di spostare responsabilità e decisioni più in prossimità dei soggetti attivi di quelle decisioni.

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